Repowering a zero impatto: il nostro caso studio su SolareB2B

Questo mese la rivista SOLAREB2B ha deciso di includere due dei dei nostri progetti come testimonianza di repowering a zero impatto. Il mensile SOLAREB2B è  nato nel maggio 2010. Il suo obiettivo è quello di favorire la circolazione di informazioni relative al mercato  delle energie rinnovabili, nello specifico tra i professionisti di questo settore.

Vista la crescita nel nostro paese degli interventi di potenziamento degli impianti fotovoltaici, il magazine ha deciso di dedicare un articolo a questo tema, mostrando un caso reale. Per noi è stato un grande riconoscimento quello di aver avuto la possibilità di dare visibilità a queste nostre realizzazioni. Per questo motivo abbiamo deciso di ripubblicare di seguito l’articolo presente nel mese di Giugno 2021.

L’intervento di Element

A Febbraio l’azienda Element Energia ha effettuato un intervento di potenziamento di due impianti fotovoltaici di taglia residenziale in Valvarrone (LC). Le installazione sono passate da una potenza di 3 kWp e 6 kWp a 4,5 kWp e 7,4 kWp, grazie all’aggiunta di moduli ad alta efficienza con ottimizzatori e batterie. L’impatto sulla configurazione iniziale è stato nullo.

La crescita degli interventi di repowering

Continuano a crescere in Italia gli interventi di repowering dei piccoli impianti, vere e proprie azioni di potenziamento delle installazioni esistenti mediante l’aggiunta di componenti ad alto valore tecnologico. Nella maggior parte dei casi, è proprio il cliente finale a chiedere di ampliare l’installazione esistente per soddisfare, ad esempio, l’aumento del proprio fabbisogno energetico. Ed è per questo motivo che gli installatori spingono soprattutto sulla proposta di componenti
tra cui moduli ad alta efficienza oppure su sistemi di accumulo, in grado così di alzare la curva dell’autoconsumo, ma allo stesso tempo senza impattare sulla configurazione iniziale dell’impianto.

Un esempio di repowering in questa direzione è quello seguito dall’azienda di installazione milanese Element Energia. A febbraio è tornata su due impianti fotovoltaici realizzati nel 2019 in Valvarrone, comune del lecchese. Si tratta di due villette che si affacciano sulla splendida cornice del lago di Como: la prima ha un impianto fotovoltaico da 3 kWp, mentre la seconda ha un impianto solare da 6 kWp. Entrambe le installazioni sono state realizzate rispettivamente con nove e diciotto moduli Q Cells da 325 kWp allacciati a inverter monofase SolarEdge (SE4000H da 4 kW per l’impianto con nove pannelli e SE6000H da 6 kW per l’altro impianto). Non erano presenti, inizialmente, sistemi di accumulo.

Alta efficienza e storage

I proprietari delle due villette utilizzavano le abitazioni solo nei weekend o durante periodi di vacanza. Ma dai prossimi mesi potrebbero trascorrere periodi più lunghi. Questo è uno dei primi motivi che hanno spinto i committenti a richiedere il potenziamento degli impianti. A ciò si aggiunge l’installazione delle pompe di calore per le nuove piscine, che hanno fatto registrare un aumento del fabbisogno delle abitazioni. Si è passati da un fabbisogno energetico iniziale di rispettivamente 3.200 kWh e 6.500 kWh a un fabbisogno di 4.600 kWh e 7.200 kWh circa. L’impianto fotovoltaico della prima abitazione, in particolare, prima dell’estate passerà da una potenza di 3 kWp a 4,5 kWp, grazie all’aggiunta di cinque moduli fotovoltaici ad alta efficienza Q Cells da 325 Wp di potenza. Per la seconda abitazione, il potenziamento porterà l’impianto da una potenza di 6 kWp a 7,4 kWp. Anche in questo caso, sono stati aggiunti cinque moduli Q Cells da 325 Wp e una batteria LG Chem da 10 kWh. Inizialmente gli impianti producevano oltre 3 MWh e oltre 6 MWh. Grazie al potenziamento si è arrivati a un valore di 4,52 MWh per l’impianto da 4,5 kWp, mentre a ben 8,21 MWh per l’impianto da 7,4 kWp. Per entrambe le abitazioni, quindi, l’autoconsumo annuo toccherà una percentuale del 80%, con un risparmio in bolletta di circa 600/700 euro ogni anno.

 

Nessuna modifica

Ciò che colpisce di più dell’intervento di repowering effettuato sugli impianti delle due abitazioni è stato l’impatto nullo sulla configurazione delle installazioni esistenti. Per quanto riguarda i moduli, ad esempio, grazie all’utilizzo degli ottimizzatori è stato possibile aggiungere ulteriori pannelli sfruttando anche parti del tetto non ottimali da un punto di vista dell’esposizione senza alcun impatto impiantistico (se non la semplice aggiunta di stringhe). Inoltre, la presenza di comignoli può creare ombreggiamenti in alcune ore della giornata. Proprio per questo motivo, la scelta degli ottimizzatori è stata praticamente obbligata.

Nessuna modifica anche sul fronte delle batterie. L’allaccio della batteria LG Chem all’inverter in corrente continua non ha avuto alcun contraccolpo sulla parte elettrica dei convertitori. E c’è di più: nessun problema anche sul fronte delle autorizzazioni. Le due abitazioni si affacciano infatti sul lago di Como. Ma l’installatore, grazie anche all’utilizzo di moduli ad alta efficienza con ottimizzatori, è riuscito a sfruttare una parte di tetto che non impatta con il paesaggio circostante. Insomma, un intervento di repowering a basso impatto impiantistico e nel pieno rispetto dei vincoli paesaggistici.

Di seguito vi rimandiamo al link per consultare il mensile di Giugno 2021 di SolareB2B dove, a pagina 64, potrete trovare il nostro case history:

Case History: repowering a zero impatto